venerdì 4 marzo 2016

PORTA PIA 1870, quello che i libri di storia non ci raccontano:

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Fonte: http://venetostoria.com/

Anglicani, luterani, calvinisti, tutti sperano che la Riforma rigidamente fermata al di là delle Alpi possa finalmente valicare la catena montuosa: “L’Italia è già circondata da una sorta di assedio protestante – scrive Spini – stesole attorno dall’episcopato anglicano, dal presbiterianismo scozzese e dall’evangelismo “libero” di Ginevra e Losanna, con un appoggio anche dal protestantesimo americano”. Non è un caso che la breccia di Porta Pia nel 1870 sia varcata per prima da un carretto di Bibbie protestanti trainato da un cane dal nome eloquente: Pio IX.
nella foto il gen. Kanzler comandante le truppe pontificie.
Aggiungo una riflessione, dopo aver sentito per radio un ascoltatore (veneto, tra l’altro) ceh addossava tutti i mali dell’Italia al cattolicesimo. Manchiamo del rigore morale proprio al prostesantesimo, ed è la vulgata diffusa da gran parte del mondo intellettuale italiano unitarista. Ma si tratta di una coda di paglia lunga un chilometro. L’Austria è cattolica ma tutto funziona benissimo, persino paesi come la Polonia o la Repubblica ceca, hanno una classe politica molto meno corrotta della nostra. Del resto ci sono regioni italiane, con tradizione cattolica, in cui ancora (malgrado il pesce puzzi dalla testa) l’amministrazione locale funziona discretamente, vedi come da noi nel Veneto, pur essendo stati definiti per decenni la “Vandea” d’Italia.
In realtà i cattolici stati preunitari presi singolarmente erano degli esempi di efficienza e di  dirittura morale rispetto all’Italia unita che ne è derivata. Quindi il nostro dramma è stato buttare alle ortiche la nostra antica tradizione, basata anche sul cattolicesimo. che certamente non era quello di oggi.