martedì 22 luglio 2014

QUANDO LA LEGGE CONTRO LA CORRUZIONE LA FACEVANO I "RETROGRADI BORBONE" NEL LONTANO 1832!


 

Napoli, 4 Ottobre 1832.

FERDINANDO II. PER LA GRAZIA DI DIO RE DEL REGNO DELLE DUE SICILIE, DI GERUSALEMME ec. DUCA DI PARMA, PIACENZA, CASTRO ec. ec.
GRAN PRINCIPE EREDITARIO DI TOSCANA ec. ec. ec.

Avendo avuto con nostro sensibile rincrescimento
occasion di conoscere che in diverse officine delle
amministrazioni regie taluni impiegati subalterni che
ne fanno parte si permettono esigere delle regalie
da coloro che in esse si recano per propri affari, o
vengono pe’ rispttivi rami eletti ad impieghi, o pro-
mossi;
E volendo che si tolga questo indecoroso abuso
che, gravitando sul Pubblico, degrada nel tempo
stesso l’opinione di coloro che hanno l’onor di ser-
vire nelle regie officine;
Sulla proposizione del nostro Consigliere Ministo
di Stato Presidente del consiglio de Ministri;
- Abbiamo risoluto di decretare, e decretiamo
quanto segue;
- Art. 1. È espressamente vietato ad impie-
gato di qualunque ramo delle nostre regie ammi-
nistrazioni di‘ accettare sotto qualsivoglia pretesto la
minima" retribuzione da' particolarì, su per disbrigo
di affari, sia per maneggi diretti ad ottenene inipieghi
o promozioni, sia per tutt' altro di tal natura.
2. I contravventori saranno puniti colla sospen-
sipne di soldo e d’ impiego per le prime mancanze
nelle dette materie, e colla destituzione ne’ casi di‘
recidiva.