mercoledì 26 marzo 2014

Riflessioni oggettive sulla "Questione Veneta".



busato referendum indipendenza venetoVenerdì 21 marzo 2014 a Treviso sono stati resi noti i risultati del plebiscito per l'indipendenza del Veneto dalla Repubblica italiana, reso possibile dal comitato Plebiscito.eu . I numeri sono stati resi noti a gran voce nella storica  piazza dei Signori, cuore di Treviso. Hanno votato più di due milioni di persone: i sì all’indipendenza sono stati pari all’89  per cento! . Ovviamente la combriccola unitarista ha fatto di tutto , fin dal principio, per rendere nascosto l'evento e i suoi sviluppi . Nelle poche volte in cui i mezzi di informazione di massa (in mano al sistema) hanno accennato a ciò che si stava svolgendo in Veneto si sono limitati a ridicolizzarlo , dispensando battute di bassa lega e giudizi dettati da un sistema corrotto che pensa di avere una ragione che non ha mai avuto. Tutti i giornali di "spicco" di questa decadente e illegittima repubblichetta hanno sparato a zero contro l'evento Veneto manipolando i numeri a proprio vantaggio: secondo certi giornalisti prezzolati il risultato del plebiscito è stato falsato dagli stessi organizzatori (il bue che da del cornuto all'asino) , dichiarando il risultato comunque "illegale". E qui la domanda sorge spontanea: Per chi è illegale? Per uno stato di terz'ordine che possiede un pezzo di carta straccia chiamato "costituzione" , nella quale sono presenti articoli totalitaristi , figli diretti del giacobinismo e del liberalismo settario del XIX secolo? Per uno stato che da 153 anni arranca parassitando al guinzaglio prima dell'Inghilterra e poi degli U.S.A.?, Gettando nell'ombra interi popoli dal Nord fino al Sud, ricchi di una storia propria e di una gloria strappatagli da una combriccola ancora oggi al potere? Per un sistema marcio , illegittimo ed incompetente , che non offre nulla che non sia disoccupazione e frivolezze inutili? Ricordiamoci che la legalità , quella vera, non sta al servizio dei capricci di pochi parassiti che stanno comodi in uno stato di cose deleterio per i più: altrimenti codeste persone dovrebbero ammettere che sia il Fascismo che il Nazismo erano perfettamente legali, e coloro che vi si sono opposti illegali delinquenti... Su via, ragionare prima di scrivere dovrebbe essere principio automatico per ogni giornalista che vuol dirsi tale...
La folla accorsa per l'evento è stata consistente: qualche migliaio presenti in piazza dalle cifre riportate dalla cronaca locale , ma l'Ansa (in mano al sistema) non si è fatta scappare l'occasione per affermare invece che il numero di presenti in piazza era all'incirca di 400/500 persone, cercando così di sminuire non soltanto l'evento in piazza ma l'intera iniziativa. I servi del regime , o giornalisti...che dir si voglia, si sono domandati se sono affidabili le cifre riportate dai responsabili dell'evento. Beh, lasciatemi dire che la cosa è al quanto comica perché dovrebbero chiedersi lo stesso dei risultati di annessione che colpirono sistematicamente tutti gli stati legittimi della penisola 153anni fa . Quelle farse che noi conosciamo bene e che rappresentano un periodo buio al quale è ora di mettere la parola fine.
Per quanto io non sia repubblicano, considerando oggettivamente tale sistema come il peggiore , considero l'iniziativa del plebiscito di indipendenza del Veneto una cosa assolutamente giusta . Penso altresì che i veneti abbiano compreso che l'azione vale più di mille parole spese in rievocazioni e sbandieramenti vari che sembrano colpire come una malattia debilitante molte organizzazioni sia al Nord che al Sud. Non so se coloro che difendono il nobile obbiettivo di ridare una sovranità propria al Veneto sono pronti al passo successivo. Perché so per certo che nulla , e dico nulla, che sia fuori "tono" dalle mire del sistema massonico mondialista  passi illeso. Se l'indipendenza dovesse (e me lo auguro) diventare un dato concreto , se la Repubblica di San Marco diverrà ufficialmente e nuovamente libera dall'oppressione unitarista, state pur certi che Roma arriverà a mobilitare l'esercito isolando il territorio Veneto,mettendolo in serie difficoltà. Sarà all'ora che si vedranno coloro che sono disposti davvero a sacrificare tutto in nome delle libertà concrete e coloro che sono solo chiacchiere e codardia. 
Dopo un'attenta riflessione sulla "Questione Veneta" sono giunto alla conclusione che tale iniziativa deve essere appoggiata in quanto è l'unica , fino ad oggi, ad essersi dimostrata concreta e utile per il conseguimento che anche l'A.L.T.A. si prefigge. In definitiva, anche se il sistema istituzionale non è perfettamente in linea con i principi che l'associazione della quale sono presidente custodisce, l'atto del plebiscito Veneto non deve essere scartato a priori ma anzi deve essere seguito da vicino e attentamente. Molti dovrebbero prendere esempio da questo evento, sia a Napoli che in Sicilia, perché siamo arrivati al punto che il posporre non è più una soluzione ma un prolungamento della condanna. Tutti dovremmo mettere da parte i timori che attanagliano la nostra mente e agire concretamente per la causa, anche se la paura del patimento ci rende eccessivamente prudenti.
Tenetelo bene a mente: nulla cambierà in meglio se gli uomini di valore si tirano indietro preferendo la calda sedia di un'aula magna al freddo dei campi di battaglia.

Nota: Sottolineo il fatto che,nonostante la mia positività nei confronti dell'iniziativa non condivido il pensiero istituzionale degli organizzatori con a capo Gianluca Busato.

Filmato della Dichiarazione d'indipendenza della Repubblica Veneta:

 
 

Comunicato del Presidente e fondatore A.L.T.A. Amedeo Bellizzi.