mercoledì 20 novembre 2013

Dove lo sguardo trova quiete: nuovo libro di Corrado Gnerre

hztwLTXSUqnJ_s4


Corrado Gnerre, Dove lo sguardo trova quiete. La Bellezza come estetica del Vero e del Bene, Fede & Cultura, Verona 2013, pp.201, euro 14,00
Corrado Gnerre, docente di Antropologia Filosofica all’Università Europea di Roma nonché collaboratore di Radici Cristiane, ha dato recentemente alle stampe per le edizioni Fede & Cultura di Verona (nella collana I libri del ritorno all’Ordine diretta da Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro) un testo di estetica; anche se giustamente l’autore, nel libro, prende le distanze dalle motivazioni tipicamente moderne, illuministiche e razionaliste, da cui si pretese far nascere una disciplina autonoma riguardo la bellezza, appunto l’ “estetica”.
Il libro vuole dimostrare ciò che è scritto nel sottotitolo, La Bellezza come estetica del Vero e del Bene, ovvero che vi è un’unione inscindibile tra Bello, Buono e Vero, costituendo queste le tre proprietà trascendentali dell’essere, ma anche che non può esserci autentica bellezza se non nella nostalgia del divino. Da qui l’impietoso degrado delle arti figurative moderne e soprattutto contemporanee. Il libro, infatti, dedica un intero capitolo all’itinerario della categoria della bellezza nella storia facendo capire, con linguaggio chiaro e per tutti, come tale categoria nel corso della modernità sia andata sempre più degradando fino ad arrivare al paradosso che si è concepita la bellezza come morte-della-bellezza.
Ma il libro va oltre e tiene a dimostrare quanto l’uomo, esistenzialmente, non possa fare a meno della bellezza (qui Gnerre ovviamente fa capire appieno di essere docente di antropologia filosofica). Anzi, da un certo punto di vista, il bisogno di bellezza -di autentica bellezza-, che alberga di fatto in ogni uomo, è un chiaro segno di speranza per un ritorno all’Ordine, cioè per un’auspicabile restaurazione della cultura e della società.
Il testo termina con un opportuno “sforamento” nella teologia allorquando Gnerre dedica un capitolo all’Immacolata (a cui peraltro è dedicato l’intero libro) dal significativo titolo: L’Immacolata, paradigma della vera bellezza.

Segnalazione a cura di Orazio Maria Gnerre