mercoledì 27 novembre 2013

Dopo "Caso Slovacchia", il Congr. Ebraico Eur. chiede a UE impegno contro ascesa movimenti antagonisti

kotleba_foto_Sme.sk_Jan-Kroslak

Il presidente Congresso Ebraico Europeo (CJE),  Moshe Kantor, ha richiesto ufficialmente alle autorità europee di impegnarsi e fare tutto il possibile al fine di impedire con ogni mezzo l’ascesa di questi partiti in tutto il continente.  Le dichiarazioni di Kantor sono arrivate dopo della vittoria, ottenuta alle elezioni regionali in Slovacchia, di Marian Kotleba, ex presidente del partito  Slovenská Pospolitosť (Fratellanza slovacca) – dal quale è stato creato il partito Ľudová Strana-Naše Slovensko (ĽSNS) . Questo giovane esponente politico si era distinto in passato per le sue posizioni anti Europee ed anti Rom, i quali sono una comunità che rappresenta il 30 % della popolazione, nella regione dove si sono svolte le votazioni.
Kantor ha affermato che i movimenti neonazisti in Europa stanno utilizzando le regole del  sistema democratico per rovesciare la democrazia ed ha chiesto alle autorità europee di elaborare un piano di azione “prima che sia troppo tardi”. Inoltre Kantor ha suggerito che l’Europa segua l’esempio della Grecia dove quest’anno il governo greco ha privato dell’immunità parlamentare i membri del partito neonazista Alba Dorata ed ha proceduto all’arresto dei componenti del vertice dell’organizzazione.  Nonostante questo però, essendo Alba Dorata una forza politica in ascesa, dopo essere sorta dal nulla, questa forza politica  ha accresciuto i suoi consensi ed è diventata (secondo gli ultimi sondaggi) il partito politico più popolare in Grecia.
Moshè Kantor ha manifestato anche la sua preoccupazione per la situazione politica che si vive in Ungheria. Il partito patriottico controlla attualmente 47 dei 386 seggi che sono presenti nel parlamento ungherese.  Stesse preoccupazioni ha manifestato Kantor circa la situazione di altri paesi ed in particolare in Italia dove si sta manifestando una forte crescita di consensi attorno al movimento di Forza Nuova, considerato un “pericolo per la democrazia europea”. [...] (Tratto da: controinformazione.info)