giovedì 14 novembre 2013

Assistenza sessuale ai disabili: svelata l’agenda



1469757_766779816685023_1897065809_nÈ passato più di un mese dalla diffusione della nostra inchiesta sui personaggi che promuovono l’istituzione dell’assistenza sessuale ai disabili anche in Italia (http://www.youtube.com/watch?v=1qzDZSmSWL0). Torniamo a parlare dei sedicenti “esperti del settore”, segnatamente del blogger toscano Max Ulivieri e della testimonial Debora De Angelis. Ancora una volta, mettiamo in discussione la loro autodichiarata competenza in materia e professionalità nel promuovere questa iniziativa. Nonostante le nostre fisiologiche remore, abbiamo addirittura provato a considerarli degli interlocutori credibili, ma ogni speranza in merito è cessata, quantomeno quella di confrontarci a viso aperto con loro (http://radiospada.org/2013/10/hanno-veramente-a-cuore-la-situazione-dei-disabili/).
Tralasciamo per pietà la variopinta corte dei miracoli che gravita attorno ai soggetti in questione: dagli utenti della pagina Facebook che domandano come, dove e a chi richiedere “prestazioni”, a qualche sprovveduto genitore secondo cui il figlio, ad ogni costo, dovrà avere le sue “esperienze”. Ci concentriamo esclusivamente sui due capofila, Max Ulivieri e Debora De Angelis.
Il primo, dopo “Forum”, ha fatto capolino anche in un penoso servizio de “Le Iene”, all’interno del quale è stata intervistata anche la fida scudiera De Angelis (http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/420435/nobile-assistenza-sessuale-per-disabili.html). Nel servizio, Sabrina Nobile intervista dapprima una escort, che, con malcelato entusiasmo, fa sapere ai telespettatori che un suo cliente disabile “odia Lourdes”. Poi la burletta prosegue con l’intervista alla famiglia di un altro disabile. Quest’ultimo dichiara di essere amico di Berlusconi e, al contempo, dimostra di avere un certo interesse per il mondo delle escort: “L’importante è fare sesso”, parola sua. Infine le solite chiacchiere di Max Ulivieri che, durante l’intervista, indossa una maglietta blasfema…poi ecco la prima assistente sessuale italiana, Debora De Angelis, che ha già esercitato, perché dotata di tutte le competenze necessarie, forte della sua Laurea in Scienze della Comunicazione lasciata a metà. Il solito servizio confezionato con toni agiografici, a livello di quello della RAI durante il programma “I Dieci Comandamenti”.
Da qualche settimana, complice forse una sorprendente sovraesposizione mediatica, Ulivieri si lancia in bizzarri proclami, e ci fa sapere che sta scrivendo un libro sul tema. Quello che però ci ha colpito è stata la risposta fulminea a un utente di Facebook che, sulla pagina di Ulivieri, domanda: “Per diventare assistente sessuale ci sono già corsi ufficiali?” La risposta: “Partiranno a inizio anno. […] Scrivimi e ti mettiamo in lista. Per ogni informazione chiedi pure a me. […] Saranno organizzati dal mio comitato.
La strategia del movimento è chiara, dunque: partire con corsi di formazione di “assistente” dal nuovo anno, in maniera da ritrovarsi in seguito con un manipolo di disoccupati, per i quali la legge vieta l’esercizio della “professione”, in quanto assimilata alla prostituzione. Ci azzardiamo a dire che, a questo punto, facendo leva anche sulla carica emotiva che accompagna la crisi economica, i nostri paladini dell’assistenza sessuale ai disabili potrebbero domandare a gran voce e con più efficacia l'istituzione della figura professionale e dell’albo, per dar lavoro a un esercito di disoccupati qualificati…magari pure a spese dal già malconcio SSN. Senza contare, poi ,che chi non ha una adeguata formazione accademica riconosciuta rischia di fare del male sia a livello comportamentale sia psicologico (http://radiospada.org/2013/10/professione-love-giver-un-errore-concettuale/).
Questa, a nostro avviso, è l’evoluzione naturale della faccenda, ancora più chiara da quando Ulivieri viene invitato regolarmente a parlare in convegni e altri eventi pubblici di carattere non solo politico (X Congresso Coscioni, Orvieto, settembre 2013), ma anche più prettamente scientifico e medico (All you need is love – Affettività e sessualità nella Sindrome di Williams e nella disabilità in generale, ottobre 2013). Un altro evento scientifico si sta svolgendo in questi giorni a Roma: la Settimana del Benessere PsicoSessuale 2013. Organizzato dall’Istituto Italiano di Sessuologia Scientifica, quest’evento (oltre a giornate dai titoli raffinati, quali “Pornografia, solo illecita? Discussione sulla pornografia ai tempi del web”, “Sex Toys – piacere, gioco ed erotismo” e “Omo-genitorialità”) propone una giornata conclusiva su “Handicap e sessualità – assistenza sessuale” (http://www.iissweb.it/settimana-del-benessere).
A che titolo Ulivieri e sodali vengono oramai considerati per partecipare anche a dibattiti scientifici in merito?
Una successiva cosa da rilevare è che la Settimana del Benessere PsicoSessuale ha il patrocinio del Municipio VII di Roma (il presidente è Susana Ana Maria Fantino, SEL). Troviamo che le amministrazioni territoriali, specialmente quelle di una certa coloratura politica, non nascondano una certa simpatia per iniziative simili, o simili all’evento Love Lab, di cui abbiamo già scritto. Inizialmente infatti, Flavio Serpieri, detto Flavio Koea, lamentava un certo silenzio del Comune e la mancanza di appoggio. Dopo che la prima carica del Campidoglio è stata assunta da Ignazio Marino, però, il nuovo sindaco non ha esitato a concedere il patrocinio, pubblicizzato poi in pompa magna dall’organizzazione della manifestazione.
In merito allo schermirsi di Debora De Angelis, che scongiura qualsiasi contiguità e collaborazione tra chi promuove l’istituzione dell’assistenza sessuale per i disabili e il mondo dello scambismo e dei club privé, registriamo un’altra controprova che fa definitivamente crollare gli alibi della "streghetta de’ noantri". Oltre alla Assosex di Serpieri (già indagato per prostituzione) e soci, abbiamo trovato che anche Federsex è interessata al mondo dell’assistenza sessuale ai disabili: http://www.lanazione.it/empoli/cronaca/2010/05/05/327534-assistenti_sessuali_disabili.shtml
Empoli, 5 maggio 2010 - E’ nata a Castelfiorentino, presso l’«Anastasia club privé» — locale per scambi di coppie aperto nel settembre dello scorso anno in via Lucardese — la sede toscana della «Federsex», l’associazione che raccoglie e tutela i club privée in Italia e in Europa. Ad annunciarlo è stato direttamente il presidente nazionale Augusto Pistilli, nell’ambito di un convegno dal titolo «Handicap e sessualità» organizzato dai soci fondatori del club castellano.
Nel corso della tavola rotonda, alla quale hanno partecipato tra gli altri la pornostar Michelle Ferrari con la madre Alba Latella, i consiglieri nazionali della Federsex nonchè gestori del «Nirvana club privé» di San Benedetto del Tronto, Giuliano Attili e Amedeo Onesti, è stata presentata una proposta che la Federazione del sesso vorrebbe portare direttamente sul tavolo del ministero della Pari opportunità.
«Vorremmo introdurre anche in Italia nei club privé la figura dell’assistente sessuale per i portatori di handicap — spiega il presidente Pistilli — Il progetto è già attivo il Svizzera e sta riscuotendo consensi da parte degli utenti e dei gestori dei locali. Gli accarezzatori e accarezzatrici sessuali per persone disabili sono dei professionisti preparati ad un approccio differente molto attento dal punto di vista psicologico alle esigenze della persona che hanno di fronte. Da noi è ancora molto difficile esprimere liberamente la propria sessualità e ancora di più lo è per coloro che hanno delle disabilità. I club privé, come luoghi di incontro senza censure e tabù, vogliono dunque essere i promotori di un’esigenza sentita ma mai affrontata con chiarezza e apertura mentale. Tutti hanno diritto di essere felici sessualmente anche coloro i quali la vita ha reso difficile la gioia dell’erotismo».
Andando sul sito di Federsex, “per pura combinazione”, si trova un banner pubblicitario che conduce al sito di Max Ulivieri “loveability.it”. Sarà stato qualche hacker a mettercelo?!
Terminiamo il nostro bollettino di guerra con altra propaganda propinata da Debora De Angelis, sconfinante nel lesbismo softcore (http://www.parallelozero.com/reportage/italy-disabled-sexual-assistance-woman-336-0). Ecco, in sostanza, l’agenda del movimento per l’assistenza sessuale ai disabili: trasformare il sesso in una commodity, in qualcosa che deve essere “a disposizione di tutti” e “diritto di tutti”.  Non importano nemmeno più le differenze di genere. Il buco nero della galassia radicale fagocita qualsiasi problema sociale, trasformandolo sottilmente in una squallida questione di laido diritto. Il tutto funziona meglio se il problema attenzionato suscita pietà. Questa trasformazione riesce dannatamente bene, pur non avendo a disposizione una base elettorale consistente. Che bisogno c’è di questa base elettorale, infatti, quando si hanno a disposizione i maggiori mezzi di comunicazione?

Fonte: Il team di Radio Spada