mercoledì 18 settembre 2013

24 settembre 2013 : 150° anniversario dello scioglimento della Brigata Estense.


 
Il Centro Studi sul Risorgimento e sugli Stati Preunitari allestirà una mostra itinerante (che può essere richiesta gratuitamente da enti locali o associazioni) per ricordare l’eroica e commovente vicenda della Brigata Estense, esempio di come la volontà di rispettare principi e valori possa annullare ogni valutazione di convenienza e opportunità.
La vicenda dell’eroico esercito del Duca di Modena nasce entro i confini dell’antico e legittimo stato estense per poi andare molto oltre. L’eco che il loro esempio straordinario ebbe nella stampa europea fu all’epoca vastissima: alcuni condannarono, molti elogiarono l’eroica scelta di questi uomini capaci di rinunciare a tutto per tenere fede a un giuramento...a un ideale.
L’11 giugno 1859 Francesco V d’Asburgo-Este è costretto dall’incalzare dell’esercito franco-piemontese a lasciare le sue terre. Andrà in esilio a Vienna, e a Modena non tornerà mai più. Il suo piccolo esercito lo segue. Più di tremila uomini partono insieme al Duca, verso un futuro incerto, senza farsi condizionare dalle promesse e dalle minacce del nuovo governo piemontese. Luigi Carlo Farini, Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi si adopereranno a turno per fare rientrare questi scomodi soldati, promettendo avanzamenti di carriera a chi avesse accettato, e minacciando la perdita dei diritti politici e civili, compresa la possibilità di possedere beni o ereditarli, a chi avesse scelto di restare in esilio con il Duca. L’esercito di Francesco V rimane compatto, i soldati affrontano sacrifici, vivono in miseria, consci del fatto che non ci sia un prezzo per l’onore, per la fedeltà a un giuramento prestato ed a un grande ideale . Le fila della Brigata Estense si ingrosseranno ulteriormente dal 1859 al 1863 con l'arrivo di nuovi volontari dal Ducato occupato dal governo sabaudo.
Accetteranno di sciogliersi solo quando sarà il parlamento austriaco a imporlo. Il 24 settembre 1863, dopo una commovente cerimonia a Villa Cappello, a Cartigliano Veneto, i soldati consegnano la bandiera estense al Duca. E pochi di loro accetteranno poi di tornare a Modena, nessuno vorrà prendere servizio nell’esercito sabaudo. La maggior parte dei soldati estensi sceglie di arruolarsi nell’esercito austriaco, anche se vivere a Vienna senza familiari e senza beni, significa spesso vivere in povertà. Le lettere dei soldati in esilio a Vienna testimoniano una condizione di miseria alla quale essi si adattavano con dolore, sempre convinti di agire comunque bene, in nome di valori imprescindibili. Convinti di offrire un esempio positivo, che la storia avrebbe ricordato.
In effetti all’epoca il quotidiano parigino Union scrisse che tutti gli uomini di cuore avrebbero ricordato la Brigata Estense. Purtroppo finora non è andata così: i coraggiosi soldati del Duca sono stati a lungo dimenticati, talvolta oltraggiati. Vittime di una colossale menzogna risorgimentale, che ha finito per sacrificare episodi gloriosi e personaggi eroici della storia.
In realtà la triste penisola italiana ed i suoi popoli  hanno bisogno oggi più che mai di esempi come questo. Hanno bisogno di ricordare uomini capaci di essere coerenti e fedeli, di rinunciare a vantaggi materiali in nome di un grande principio.
Il Centro Studi sul Risorgimento e sugli Stati Preunitari ricorderà la Brigata Estense nel 150° del suo scioglimento con una mostra per pannelli.
Attraverso testi e immagini si offrirà uno spaccato della storia del Ducato di Modena inserita nelle vicende risorgimentali europee e si ripercorrerà la vicenda esemplare dei soldati in esilio con il Duca, a partire dal 1859, fino allo scioglimento, per arrivare al 1866, quando uno di loro, Olivo Chicchi, muore eroicamente combattendo a difesa dell’Imperatore .
La mostra sarà itinerante ed è partità il 25 Agosto da Montefiorino di Modena (la mostra è resa possibile dalla generosità e sensibilità dell’associazione Terra Friniate che ha deciso di destinarvi il 5×1000), per poi essere ospitata a Sassuolo, Modena, Cartigliano Veneto e forse Vienna.
La mostra sarà disponibile gratuitamente per associazioni o enti locali che vogliano esporla.
Chi lo desidera può richiederla al Centro Studi sul Risorgimento e sugli Stati preunitari, via Prampolini 69 – 41124 Modena, tel. 059.212334 – 389 8348934, info@centrostudirisorgimentali.it
 
 
Di Redazione A.L.T.A.