martedì 27 agosto 2013

Protocolli dei Savi di Sion (per chi sono, chi li pubblicò)




«Nel 1921, Mr. Victor E. Marsden, corrispondente in Russia del “London Morning Post” sin dal 1914, ritornò in Inghilterra dopo essere stato imprigionato dai Bolscevichi. Marsden portava con sé i documenti che il prof. Sergei Nilus aveva pubblicato in Russia, nel 1905, sotto il titolo “The Jewish Peril”. Il Professor Nilus affermava di aver ottenuto gli originali da una donna che li aveva rubati ad un ricco ebreo internazionale quando questi era di ritorno al suo appartamento, dopo essersi incontrato con i vertici delle Logge del Grande Oriente, a Parigi, nel 1901.
Mr. Marsden, mentre si accingeva a tradurre i documenti, ricevette l’avvertimento che se avesse terminato la loro traduzione e pubblicato i testi, sarebbe morto. Ancora nello stesso anno (1921) Marsden pubblicò i documenti sotto il titolo “I Protocolli dei Savi di Sion”. A seguito della pubblicazione del libro, da parte della “Britons Publishing Society”, Marsden fu denunciato, a livello internazionale, come un mentitore anti-semita»1.
Guy Carr, nel suo libro “Pawns in the game”, commenta questo fatto con queste parole: «Il mio lavoro di ricerca mi ha convinto che i documenti pubblicati dal prof. Nilus in Russia nel 1905, dal titolo “The Jewish Peril” e da Marsden in Inghilterra nel 1921, col titolo “I Protocolli dei Savi di Sion”, non erano altro che il “Piano a lungo termine” che Amschel Mayer Rothschild aveva presentato al gruppo di persone che egli aveva radunato a casa sua, nel 1773, a Francoforte.
Rothschild, però, non si era rivolto a Rabbini e ad Anziani (Savi), ma a banchieri, industriali, scienziati, economisti, ecc.., quindi, addossare questa diabolica congiura all’intero popolo ebreo ed ai loro leaders religiosi è un’ingiustizia. In questa mia opinione, io ho la conferma di un ufficiale dei più alti gradi del Servizio Segreto Britannico, il quale ha studiato la questione, in Russia, in Germania e in Inghilterra. Che i documenti, che caddero nelle mani del prof. Nilus, fossero stati usati come materiale di conferenze per istruire i leaders del Movimento Rivoluzionario Internazionale non vi è alcun dubbio perché, oltre alla versione originale del “Piano a lungo termine” di A. M. Rothschild, vi sono dei commenti aggiuntivi che illustrano come questo “Piano” sia stato messo in opera, e come il Darwinismo, il Marxismo e il Nietzschenismo siano stati utilizzati, dopo il 1773. Vi si chiarisce, inoltre, come si dovesse usare il Sionismo politico per servire ai fini (di dominio mondiale) di quelli che avevano (dopo il 1773), diretto il Movimento Rivoluzionario Internazionale… gli Illuminati (…).
A parte le sue origini, non vi è persona che, dopo aver letto questi documenti, possa negare che il corso degli eventi mondiali ha seguito quel “Piano” del 1773; e nessuno può essere se non meravigliato dalla micidiale precisione con la quale si sono verificate le previsioni fatte in quel documento»2.
«Dal 1921 al 1927, Mr. Marsden continuò a lavorare per il “Morning Post”; egli aveva molti amici, ma si era fatto anche nemici potenti.
Nel 1927, Marsden fu scelto per accompagnare il Principe del Galles nel suo “Tour of the Empire” (Viaggio di visite nelle varie parti dell’Impero). È molto improbabile che Mr. Marsden non abbia colto l’occasione per informare Sua Altezza Reale, sul documento e sul modo col quale i banchieri internazionali erano coinvolti nel loro intrigo mondiale e nei movimenti comunista e sionista.
Quando il Principe del Galles tornò da quel viaggio, egli era un uomo completamente cambiato. (…). Potrebbe essere una pura coincidenza, ma Mr. Marsden, la cui salute era migliorata di molto, durante il viaggio all’estero con Sua Altezza Reale, si ammalò improvvisamente lo stesso giorno del suo ritorno in Inghilterra e morì pochi giorni dopo.
Dal suo ritorno, Il Principe del Galles si interessò enormemente dei problemi economici e sociali; (…) egli ebbe l’audacia di dissentire quando politici o statisti gli porgevano consigli che egli non riteneva corretti. Egli osò esprimere le sue opinioni sulla politica estera ed era sempre attento e si opponeva ad ogni suggerimento politico governativo che potesse favorire i “Poteri Segreti”, trascinando il Paese in un’altra guerra.
Il 20 gennaio 1936, proclamato Re d’Inghilterra col nome di Edoardo VIII, si assunse le sue responsabilità ancor più seriamente. Egli non intendeva essere “uno dei tanti re” sulla scacchiera internazionale, mosso qua e là dalle “Potenze dietro il trono” (…). Divenne più che evidente che il nuovo Re dimostrava di avere una sua impostazione ed una sua volontà. Un Re con le sue conoscenze e con questo carattere era un serio ostacolo per quegli uomini determinati a plasmare gli affari di Stato in modo da perseguire il loro “Piano”. Il Re doveva essere eliminato!
Sin dal momento del suo incontro con Mr. Marsden, contro il futuro Re era iniziata una sottile campagna di diffamazione che lo dipingeva come incline ad una condotta licenziosa, che lo accusava di tendere a “destra” e di essere associato al Movimento fascista di Oswald Mosley.
Quando la sua amicizia con la Sig.na Wally Simpson fu scoperta, l’intera gran cassa della stampa di sinistra esplose e, senza alcun riguardo per la sua posizione, scagliò le più vili insinuazioni sulla loro relazione. Il Re fu messoin una posizione in cui: o lasciava Wally Simpson, perdendo l’affetto di tutti i suoi sudditi, oppure abdicava per poterla sposare. Egli abdicò e sposò Wally Simpson. Nel 1936, il Primo Ministro d’Inghilterra, Mr. Baldwin, portò a termine il mandato dell’abdicazione di Edoardo VIII»3.

1 Cfr. W. G. Carr, “Pawns in the game”, CPA Pubblisher pp. 156-157.
2 Idem, p. 157.
3 Idem,pp. 156-157.

Fonte: Chiesa Viva n°347