lunedì 12 agosto 2013

L’irrevocabilità della querela

femminicidio-porto-recanati-tuttacronaca
di Pierfrancesco Palmisano
Nei giorni scorsi il Governo ha approvato un nuovo decreto per fermare “la strage delle donne”. Mizziga, non sto scherzando (1).
Premetto che sono anch’io contrario al femminicidio ed alla violenza sulle donne, che sono esseri inferiori (2) ed incapaci (3) e dunque (4) vanno rispettate, amate e riverite, come io da sempre faccio, quindi, se proprio non vi riesce, prendete ad esempio me ed imitate il mio comportamento.
Fine della premessa, andiamo ai fatti.
Dal quel che si legge sui giornali mi pare che la cosa più significativa di questo provvedimento del Governo sia la “irrevocabilità della querela”. Spieghiamo di cosa si tratta con un esempio.
Nel corso di un litigio fra fidanzati, il “maschio” tira i capelli alla “femmina”. La “femmina”, immediatamente, si allontana, si reca alla locale stazione dei carabinieri e denuncia il maschio per il suo atto violento e brutale, da vero fallocrate e potenziale femminicida. Dopo qualche giorno (o qualche ora), passata l’incazzatura, i due si riconciliano, si danno bacini bacetti e tutto torna come prima. Di conseguenza la “femmina” torna alla stazione dei carabinieri e dice che, in fondo, si trattava di una fesseria, che lui ha chiesto scusa, etc etc, e dunque vuole “ritirare la denuncia”. «Chisto non è possibbile, spiacende signorina – risponde il carramba – ma comm, non o ssapete che ‘a querela è irrevocabbile?».
Conseguenza: indagini preliminari à lei dichiara di essersi pentita di averlo denunciato à rinvio a giudizio à processo à lei testimonia di aver perdonato il suo lui à condanna à appello à lei testimonia che i capelli glieli aveva tirati non poi così forte come confermato da un perito tricologico di parte à condanna à cassazione à l’avvocato (non Coppi, che costava troppo) comunica che i due nel frattempo si sono sposati ed hanno tre figli à condanna à ed infine: se il maschio era incensurato va a fare i servizi sociali insieme a Silvio, viceversa galera, con buona pace della moglie e dei tre figli…
Questa la descrizione dei fatti, ma a noi interessa soprattutto la filosofia (ovvero quella che si chiama la “mentalità”) che si cela dietro a questo provvedimento governativo:
1. La filosofia (o “mentalità”) moderna afferma il primato della sensazione sulla ragione. Dunque la denuncia, fatta sull’onda dell’emotività, della passionalità, della sensazione non può essere ritirata nel momento in cui si è maggiormente razionali. Di questa deriva avevo già parlato nella seconda parte de “il dolce musetto di Satana” (5).
2. La filosofia (o “mentalità”) moderna (che non è “relativista” ma, al contrario, “integralista”) considera non veramente libere le persone che ragionano o si comportano in maniera diversa da quanto tale filosofia/mentalità prevede. Ergo, visto che tale filosofia/mentalità considera reato gravissimo ed inescusabile qualsiasi atto violento dell’uomo sulla donna, e visto che considera una donna che perdoni un tale atto come una donna inferiore (6) ed incapace (7), la filosofia/mentalità moderna ha spinto il Legislatore ha presupporre che una donna che denuncia un uomo e poi vuole ritirare la denuncia debba essere, in un certo qual modo, “non libera” se non addirittura “incapace di intendere e di volere”. Di questo avevo già parlato nell’articolo che si intitola “Burqa e velo” (8), ma è un tema da approfondire.
Ma il bello di tutta questa storia è che la storiella del maschio fallocrate e femminicida tiratore di capelli e della sua lei che poi lo perdona non era una storia di fantasia, ma un fatto ed una vicenda processuale realmente accaduti PRIMA che ci fosse questo nuovo e strabiliante Decreto legge assolutamente necessario a “fermare la strage delle donne”. Leggere per credere, metto il link in nota (9).
 
Morale della favola: cari politici italiani, andate a zappare!!!!
 
 
(1) http://www.corriere.it/politica/13_agosto_08/letta-conferenza-stampa-sulle-attivita-di-governo_8aa8ce84-0017-11e3-b484-e2fa3432c794.shtml
 
(2) dal punto di vista fisico, sia chiaro!
 
(3) di difendersi dalla violenza fisica maschile, sia chiaro!
(4) mi rendo conto che il sillogismo potrebbe non essere chiaro;
 
(5) http://radiospada.org/2012/11/il-dolce-musetto-di-satana-seconda-e-ultima-parte/
(6) dal punto di vista mentale, sia chiaro!
(7) di non farsi plagiare dal maschio, sia chiaro!
 
(8) http://radiospada.org/2013/08/burqa-e-velo/
(9) http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/08/scatta-la-condanna-per-violenza-anche-col-perdono-della-fidanzata.html

Fonte:

http://radiospada.org/