martedì 25 dicembre 2012

Mito della modernità: Democrazia e voto come diritto e dovere civico



Introduzione

Per tutta la vita ci è stato detto che il voto è un dovere civico a cui non possiamo mancare e che la democrazia è cosa preziosa  . Gli insegnanti, la famiglia, tutti. È un diritto il quale è stato molto difficile ottenere,  ci dicono,  e richiede il rispetto solenne. Questo atteggiamento è ispirato da apparenti sentimenti nobili, come responsabilità civica per la Res publica, o per evitare una possibile anarchia e per onorare la stessa  democrazia. La cosa può essere credibile quando la Dottrina sociale della Chiesa raccomanda la partecipazione dei cattolici alla vita pubblica: "In effetti, tutti possono contribuire attraverso il voto ad eleggere legislatori e governatori e, attraverso vari modi, alla formazione degli orientamenti politici e le opzioni legislative, da parte loro, a vantaggio del bene comune". Anche se l'affermazione precedentemente esposta può essere attendibile, è solo e soltanto applicabile all'interno di una Società retta dalla Dottrina Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Dopo un'attenta riflessione, ispirato dagli stessi sentimenti nobili, propongo un'alternativa:

Astenersi dal voto.

l'astensione come scelta politica attiva, positiva. Associarsi alla percentuale di astensioni del censo elettorale, quanto più  elevata , può, e deve  essere,  motivo d'orgoglio. Coloro che pensano che  non votare sia inutile, che dicono che se non voti non hai il diritto di lamentarti in seguito, si sbagliano. Quanti più "voti di astensione" vi saranno , più  evidente sarà che queste decisioni politiche ,  frutto di una volontà generale maggioritaria, sono una finzione. Il potere politico è  scelto solo da una parte degli elettori, e questi sono essi stessi solo una parte di tutto il censo elettorale. Di solito direttamente collegati agli stessi candidati.


Schema che dimostra palesemente l'inganno del voto (realtà globale)



Dico che è una finzione  poiché non solo è una percentuale di una percentuale (cioè una minoranza) il che costituisce una maggioranza fittizia , ma perché è il frutto di un voto per un partito politico scelto per preferenza personale elitaria capace di prendere decisioni drastiche (che possono essere radicalmente diverse dalle aspettative dell'elettore comune). Una democrazia che permette ai propri cittadini di votare direttamente ogni decisione  (La Svizzera è il paese che attualmente è più vicino a questo, non diversamente discutibile, ideale) dovrebbe eliminare, almeno, questo secondo aspetto di falsa legittimazione per volontà maggioritaria.
Quindi, anche se l'astensione è stata nulla, il risultato del voto si dimostrerà  frutto di un'auto gestione degli stessi organi nascosti dello Stato (logge massoniche in testa). Il voto viene già discusso e deciso nelle segreterie dei partiti. L'elettore, al momento di votare per un partito, non ha idea di quali potenziali future decisioni potranno prendere coloro  che  pensa di eleggere, e si basa solo su una pubblicità durata mesi(Campagna elettorale) che si basa a sua volta su un indottrinamento che parte dall'infanzia. Questo indottrinamento ha un nome che oggi è assai conosciuto e ingenuamente sopravvalutato : Democrazia .





L'inganno della Dem(oni)ocrazia
 
 
Nel Dizionario e su Wikipedia sotto la voce "Democrazia" si legge: Il termine democrazia deriva dal greco δῆμος (démos): popolo e κράτος (cràtos): potere, ed etimologicamente significa governo del popolo.
In Grecia, nella prima metà del V secolo a.C. si verifica una radicale trasformazione delle idee e delle istituzioni politiche: un certo numero di poleis, di città-stato, cambiarono il loro apparato politico in un sistema che riusciva a dare a un considerevole numero di cittadini la possibilità di intervenire negli affari di governo, riconoscendo alla parte influente del popolo il diritto di autogovernarsi. Ma già nei secoli precedenti alcune città (Megara, Elide, Mantinea, Argo) si erano date ordinamenti filo-democratici. Il primo riconoscimento al démos degli attributi della sovranità si ebbe nel VII secolo a Chio, che è considerata dagli storici la prima democrazia greca. Lì si sviluppò la così detta "democrazia diretta" possibile solo in quel contesto "ristretto": infatti, queste città Stato ,erano tutto sommato ristretti centri abitati , e i cittadini che vi risiedevano erano per la maggior parte appartenenti ad un élite  di peso sociale non indifferente. Quindi, l'esperimento democratico poteva funzionare, anche se in modo sempre "disordinato", proprio per la ristrettezza del territorio delle Città Stato.


In epoca Romana la "democrazia" ha avuto i suoi apici durante il periodo Repubblicano con le sue guerre civili, disordini sociali, decadenza dei costumi (anche se in ambito pagano non c'è da stupirsi). Con l'avvento del Cristianesimo la Società ricevette preziose indicazioni finalizzate ad illuminare la via da seguire per una società organica e retta . Nel Medioevo la democrazia , grazie agli insegnamenti del Vangelo e della parola di Cristo, venne modellata e moderata affinché potesse inserirsi in ambiti sociali più evoluti delle antiche città Stato greche: E' giusto puntualizzare che anche in epoca Medievale era attuabile una "democrazia diretta" ma sempre in concomitanza di realtà Sociali ristrette. Nonostante ciò , la democrazia , intesa come governo di popolo, si dimostrò inapplicabile se il fine era l'ordine e la prosperità di Organi sociali molto più complessi.
Con la Monarchia Tradizionale , sviluppatasi proprio nel Medioevo, i rappresentanti delle province e delle città componevano quelle realtà chiamate "Organi Rappresentativi" ( nel Regno di Francia "Stati Generali") che facevano riferimento al Sovrano. Erano Parlamenti nei quali i rappresentanti , al contrario della falsa vulgata contemporanea e della falsa sovranità popolare, esponevano al Sovrano i loro consigli e le loro richieste quando egli li convocava ed era il Sovrano a rendere ordinato il funzionamento dell'Organo in questione. Questa sorta di "democrazia evoluta" si dimostrò l'unica vera scelta funzionale e positiva.



Con il Rinascimento e l'Umanesimo si fece , al contrario di ciò che si può pensare, un salto a ritroso nel tempo di parecchi Secoli , non solo nel gusto delle arti ma anche , e in maniera più subdola, nel pensare la politica. Nelle menti di alcuni si sviluppò e prese piede il pensiero "Gnostico" che metteva in dubbio qualsiasi cosa , e in particolar modo , il pensare e gestire la Società: si iniziò a stravolgere  lo sviluppo Sociale sviluppatosi nei Secoli precedenti con la Civiltà Cristiana.  Nel XVII Secolo fu fondamentale il contributo di due personaggi chiave i quali pubblicizzarono la democrazia falsa usata come arma ingannatrice . Il primo fu Thomas Hobbes (Westport, 5 aprile 1588Hardwick Hall, 4 dicembre 1679) Protestante, filosofo britannico, autore del famoso volume di filosofia politica intitolato Leviatano (1651). La descrizione di Hobbes della natura umana come cooperazione basata sull'interesse personale si è tutt'ora   una teoria apprezzata nel campo dell'antropologia filosofica che è figlia diretta della Rivoluzione sociale nata al principio del Rinascimento.

Thomas Hobbes


 Il secondo fu John Locke (Wrington, 29 agosto 1632Oates, 28 ottobre 1704) Protestante, filosofo e fisico britannico della seconda metà del Seicento. È considerato il padre del liberalismo classico, dell'empirismo moderno e uno dei più influenti anticipatori dell'illuminismo e del criticismo. Fu l'antesignano di Voltaire e suo  ispiratore: parlando dell'anticristiano Voltaire non si può negare che egli fu un altro dei principali diffusori dell'idea democratica come erma di inganno insieme ad altri illuministi del Secolo XVIII come Montesquieu , RousseauDiderot, e d'Alembert.

John Locke

 


All'epoca, la propaganda democratica ingannò quella parte di Borghesia e Nobiltà affamate di potere ed opportunità che ne fecero il pretesto e la giustificazione, complottando nell'ombra delle logge, per far scoppiare la Rivoluzione Francese ed il venteggno di terrore e guerre : in questo lasso di tempo capirono che la democrazia , per potersi insinuare come un dogma di libertà nelle menti delle masse, doveva essere supportata dalle apparenze, apparenze che in quel periodo di Terrore e coscrizione mancarono nettamente. Nonostante l'orda della '"Libertè, Egalitè, Fraternitè" fosse stata sconfitta sui campi di battaglia di Lipsia e Waterloo , la vera mente del dispotismo covava sotto la cenere continuando a pubblicizzare la democrazia e a convincere sempre più persone della sua bontà e necessaria utilità per rendere l'uomo "libero".

Caricatura sulla democrazia del XIX Secolo. Le parole non potrebbero rendere meglio l'idea.
 

Nelle logge Massoniche del periodo post-Restaurazione si lavorava alacremente per sovvertire quell'ordine faticosamente deciso a Vienna e già corrotto a causa di infiltrati "fra massoni": ogni moto rivoluzionato che diffondeva perniciose idee di libertà e democrazia era sospinto e diretto dalle logge stesse affinché quelle dottrine elaborate ed ingannatrici potessero attecchire. Con il 1848 si ebbe un drammatico aumento della diffusione di queste dottrine: nonostante ciò le masse, non ancora corrotte da mezzi di comunicazione ingannatori e "falsi profeti" della libertà, e protetti dalla loro fede Cattolica, ne rimanevano estranee e  , molte volte, si opponevano armi in pugno a queste idee.
Con il trionfo delle Rivoluzioni in tutta Europa , e con le conseguenti guerre civili, il vecchio continente si ammalò del "mal democratico": le persone che ancora sapevano riconoscerne l'inganno diminuivano e le continue guerre e crisi economiche contribuirono a rendere le masse  "insensibili" , così la quasi totalità della popolazione finì per accettare un'illusione piuttosto che patire nel negarla.


Foto

Dopo le dittature del XX Secolo che , pur nascendo dalla democrazia stessa e dalla Rivoluzione (logge massoniche)dalla quale deriva , rappresentarono totalitarismi in netta contrapposizione con il significato letterale di "democrazia", si sviluppò una  democrazia più subdola: ieri , per convincere le persone , ghigliottinavano e usavano la sciabola; oggi , invece, chi mette in dubbio la sincerità e l'applicazione della democrazia viene zittito, additato , condannato, ghettizzato socialmente e lavorativamente parlando se occupa posizioni rilevanti , per esempio nell'istruzione. Oggi la democrazia viene utilizzato come e più di ieri per giustificare guerre e presunte missioni di pace, o per soffocare idee opposte sul nascere . Le persone vengono ingannate fin dalla prima infanzia con favole di uguaglianza sociale creando dei potenziali arrivisti capaci di pugnalarsi alle spalle pur di emergere. La democrazia , oggi in misura maggiore di ieri, che sia diretta o indiretta (come viene "applicata" nella maggior parte del mondo) , è portatrice di disordine Sociale, di caos amministrativo e di arrivismo personale portatore di vera Anarchia.



Le ideologie possono essere differenti ma la fonte è la medesima
 



La democrazia applicata, ossia: Il voto.
 Il Si diventa No ed il No diventa Si?

 La democrazia ha fatto "acqua da tutte le parti" , mostrando la sua diabolica faccia, fin dal principio: non solo è sempre stata chiara la sua inapplicabilità reale e sincera , e   l'inutilità del voto per un governo migliore, ma cosa più importante , questo è stato sempre palese agli occhi delle masse. Il voto, grande pubblicità dei Governi contemporanei, ha sempre mostrato la sua falsità. Eppure, più le generazioni venivano indottrinate con principi derivanti direttamente dalla fonte della Rivoluzione, accuratamente diretta dall'alta massoneria, più le masse hanno sempre voluto credere che il voto fosse un'opportunità reale e concreta per dar voce a tutti. Ma è davvero così? Come detto precedentemente, assolutamente NO!.
Nella Penisola Italiana , fin dal 1860, abbiamo avuto degli esempi lampanti della inaffidabilità del voto e dello "scheletro" sul quale poggia (democrazia) : I Plebisciti per le annessioni sono stati pesantemente truccati in svariate maniere come esposto in diverse occasioni all'interno di questo blog. Questo cosa centra con il voto applicato alla situazione attuale? Centra moltissimo! Ciò infatti dimostra palesemente come questi uomini che si facevano, e si fanno,  chiamare "liberali" usino la parola "libertà" e "democrazia" solo per salvare le apparenze, per ingannare. La domanda che vi pongo è questa: Se hanno truccato dei Plebisciti per legittimare delle annessioni di Stati Sovrani e legittimi, cosa li impedisce di fare lo stesso per far salire al potere chi più serve loro? Assolutamente nulla! Ogni scelta politica viene diretta dalle logge Massoniche!

Dietro ogni partito politico c'è lo stesso "burattinaio"


Ogni volta che vi recate alle urne, sotto la minaccia che se non lo fate perderete i vostri presunti "diritti", entrate, e l'unica cosa che realmente fate è recitare nel teatrino dove voi siete gli "ingenui" e "loro" i "furbi".
Ogni tanto esce dal turbinio di partiti e partitini quello che grida al "cambiamento" e voi ancora una volta ci cascate puntualmente:  l'esempio, oggi , è palesemente rappresentato dal "Movimento 5 Stelle" , con il suo pagliaccio(Beppe Grillo) che funge da portavoce, e la sua "strana" amministrazione che odora di setta. La Lega Nord , in particolar modo quella post-Miglio , è un'altra grande farsa. Non cito in questa sede tutti i partiti perché ce nè per tutti , nessuno escluso: nessuno, e sottolineo nessuno, che entri all'interno del sistema e immune dalla corruzione; sia perché già chi vi  entra è "indottrinato" , sia perché se vai con lo zoppo impari a zoppicare, per quanto ricco di "buone intenzioni" (chi vuol capire capisca).






Conclusione:

Vorrei concludere facendovi riflettere su una cosa : se il vostro voto fosse realmente utile e applicato, se la democrazia (intesa come "governo del popolo") fosse una realtà applicata e applicabile , se il vostro parere sul sistema politico fosse ascoltato, se i portatori di "democrazia e libertà" pensassero davvero al bene della gente comune,  secondo voi, cosa avrebbero da guadagnarci questi personaggi (politici odierni) privi di bontà d'animo e vera carità Cristiana ? Vi ricordo che stiamo parlando di una cerchia di individui che occupano le poltrone al Parlamento , che giocano con il cellulare  o con il PC durante le sedute, oppure che letteralmente dormono in Parlamento  e in altri casi non si presentano affatto venendo ugualmente e salatamente stipendiati , che si preoccupano di mantenere il loro tenore di vita a livelli assai superiori rispetto al comune cittadino, e che non si fanno rimorsi ad aumentare le tasse fino ad affamare il popolo e a mandare sul lastrico intere famiglie e le piccole imprese. Se uno analizza la storia, quella vera, si accorge che vi era più democrazia dove essa nemmeno veniva applicata ( Monarchia Assoluta) rispetto a dove viene continuamente pubblicizzata e menzionata.
Per l'occasione vi riporto una frase detta da Vincenzo Gioberti che, per quanto non apprezzi particolarmente il personaggio per il suo essere eccessivamente liberaleggiante, dimostra la realtà della democrazia e delle sue conseguenze:



Vincenzo Gioberti
 

"La mera democrazia (questo indicibile bamboleggiare degli scrittori, in Francia, in Inghilterra, nell'America boreale dei dì nostri, che adorano le moltitudini, esaltano il principio di associazione, invocano e celebrano l'alleanza dei popoli - tale è la piaga principale, vezzo prediletto del secolo) non può sussistere, nè durare, perchè radicalmente inorganica...Il numero accresce la forza, ma non la crea... Un branco di pecore innumerabili è sempre men capace e men valido del mandriano...Mentre il diritto del Principe è divino, poichè risale a quella sovranità primitiva onde venne organato ed istituito  il popolo di cui regge le sorti...La sovranità si riceve, ma non si fa e non si piglia...Ella importa la sudditanza, come un necessario correlativo; e il dire che il sovrano possa essere creato dai suoi soggetti (con il suffragio Ndr) e trarne i diritti che lo previlegiano, inchiude contraddizione. Insomma, il sovrano è autonomo rispetto ai sudditi, e se ricevesse da loro l'autorità sua, non sarebbe veramente sovrano, perchè i suoi titoli ripugnerebbero alla sua origine... I sudditi dipendono dal sovrano, e non viceversa...L'obbligazione verso il sovrano dee dunque essere assoluta, altrimenti la sovranità è nulla..."La potestà è ordinata, e da Dio procede" a ciò allude l'Apostolo (Paul. ad rom., XII,1,2). Sapete donde nasce il più grave pericolo? Dal predominio della plebe, la quale promette una seconda barbarie più profonda di quella dei Vandali e degli Unni e un dispotismo più duro del napoleonico. Guai alla civiltà nostra se la moltitudine prevalesse negli Stati.

Un consiglio? Riflettete una buona volta! Toglietevi la trave dal vostro occhio! Non credete più alle menzogne dei Governi nati dalla Rivoluzione! Astenetevi dalle faccende politiche del sistema vigente!  Agite per cambiare le cose nel solo modo possibile, al difuori del sistema!


Il Presidente e fondatore dell'A.L.T.A. Amedeo Bellizzi.