lunedì 24 settembre 2012

Luci e ombre del Congresso di Vienna (Parte 5°): L'eccezione al principio di legittimità nella Restaurata Europa.

In questa quinta parte di pubblicazioni intitolate "Luci e ombre del Congresso di Vienna" voglio analizzare quelle eccezioni al principio di legittimità che caratterizzarono una parte del Congresso di Vienna , e chi furono gli artefici di tali eccezioni.


 
Karte Europa 1789
L'Europa prima della tempesta Rivoluzionaria
 

Il Principio di legittimità vide in generale la sua applicazione nella maggior parte delle questioni principali , ma vi furono casi , anche significativi, nei quali si videro prevalere altri principi, esigenze fatte filtrare nel Congresso dagli emissari della setta e da coloro i quali non avevano imparato nulla dall'epoca buia che era appena terminata. Il principio dell'equilibrio poco o nulla fece per deteriorare l'applicazione del principio di legittimità, non fu così , per esempio, per l'abolizione delle enclaves , per i compensi territoriali , e per la furbesca opera di far credere che la Rivoluzione e Napoleone ,avendo travolto istituzioni secolari , le avessero stravolte senza possibilità di ritorno. Vediamo , tra tutti, alcuni esempi in cui il principio di legittimità non venne applicato:
Il Sacro Romano Impero , che la ridicola incoronazione di Napoleone a Imperatore dei Francesi nel 1804 aveva tentato di svuotare di significato , non fu più riconosciuto, o per meglio dire, venne riuscito di  far disconoscere,   da quei Congressisti inviati dalla setta. Colui che era stato fino al 1806 Francesco II d'Asburgo-Lorena , Imperatore del Sacro Romano Impero , divenne invece Francesco I , Imperatore ereditario d'Austria, sebbene la Presidenza della Confederazione Germanica nella sua persona, praticamente , ma non con lo stesso effetto di contenere ambizioni di alcuni Principi Tedeschi nell'area Germanica, lo sostituisse nell'antica carica Imperiale elettiva.

File:Holy Roman Empire 1648.svg
Il Sacro Romano Impero dopo la Pace di Vestfalia - 1648


File:Deutscher Bund.png
Confederazione Germanica
 
 
File:Emperor Francis II in Robes.jpg
Francesco II  Imperatore del Sacro Romano Impero divenuto Francesco I Imperatore d'Austria(Firenze, 12 febbraio 1768Vienna, 2 marzo 1835).



Il settario per eccelenza del Congresso, Talleyrand, era riuscito a far assorbire dalla Francia  i già legittimi Feudi Pontifici di Avignone , Monbèliard , e Venassin, adducendo al già prima citato macchiavellico principio dell'assorbimento delle enclaves, il quale aveva lo scopo principale di far perdere influenza e importanza alla Santa Chiesa di Roma   ed al Potere Temporale del Pontefice. Con opera di mirabile prontezza , il Cardinal Consalvi riuscì a salvare da questa sorte Benevento e Pontecorvo conservandoli  al loro legittimo detentore , lo Stato Pontificio: mandò in fumo il tentato accordo di Talleyrand , il quale portava ancora al Congresso l'illegittimo titolo napoleonico di Principe di Benevento , con il Re delle Due Siclie per vendere a quest'ultimo il Principato beneventano soddisfando così un'antica , e ormai passata , aspirazione di Naploli. In un arrangement amiable , che Consalvi  accetto  , Benevento e Pontecorvo avrebbero potuto essere annessi al Regno delle  Due Sicilie , compensando il Pontefice  con altri territori lungo il confine tra Due Sicilie e Stato Pontificio.

Stato Pontificio dopo la Restaurazione
 
 

Nei confronti del Re delle Due Sicilie , eccezione alla legittimità fu ancora l'assegnazione , al Grtanduca di Toscana , dello Stato dei Presidi e di quella parte dell'Isola d'Elba in sua Sovranità; proprio quella parte dell'Elba che i Plenipotenziari di Malta  avrebbero anche avuto in mente di chiedere in concessione  a Re Ferdinando I , nel caso in cui questa fosse stata ridata al legittimo Sovrano. Alcuni storici riotengono che il titolo aquisito da Ferdinando III di Sicilia e IV di Napoli , divenuto nel 1815 Ferdinando I Re del Regno delle Due Sicilie , fosse un vulvus al principio di legittimità in quanto il Congresso aveva una nuova Sovranità. Tale Sovranità non era affatto un  atto di deturpamento del principio di legittimità , anzi, essa era solamente l'atuazione di consolidamento dei legittimi Stati di Ferdinando di Borbone , la quale, garantì il possesso al Sovrano della Sicilia che era a rischio di occupazione Inglese.

Regno delle Due Sicilie


Le antiche Repubbliche  Aristocratiche di Venezia , Genova e Lucca , corrotte e travolte dal vento Rivoluzionario della fine del XVIII Secolo , non vennero Restaurate dal Congresso di Vienna per i motivi citati nei capitoli precedenti: essendo esse Repubbliche , benché totalmente differenti dalle Repubbliche democratiche Giacobine e napoleoniche , una volta conquistate perdevano la propria sovranità in toto , in quanto mancava la persona naturale stessa del Sovrano . La loro mancata Restaurazione non è da vedersi , come fanno alcuni, sotto l'ottica del "favoritismo" monarchico ed al guadagno personale dei Sovrani ai quali vennero affidati i territori: Venezia ritrovò nuovo splendore sotto il buon Governo Asburgico con la felicità di grande maggioranza  del popolo; Genova, malgrado quello che rimaneva dell'Aristocrazia corrotta dalla Rivoluzione avesse mandato due rappresentanti al Congresso, andò a rafforzare il Regno di Sardegna godendo di specifici privilegi e autonomie, almeno fino a che i Savoia-Carignano non salirono sul Trono; Lucca venne affidata temporaneamente alla Sovranità dei Borbone-Parma in attesa che questi ultimi tornassero in possesso del loro legittimo Stato, il Ducato di Parma. Gli Inglesi ottennero meschinamente dalla mancata Restaurazione dello Stato Genovese l'estinzione dei grossi debiti contratti con il genovese  Banco di San Giorgio.

L'Imperatore Francesco I restituì alla Città di Venezia i Cavalli di San Marco che erano stati trafugati dall'esercito napoleonico. Fu un dono alla Città che precedette la lunga serie di opere pubbliche e amministrative che giovarono alla rinascita della Serenissima.



 
File:Flag of the Duchy of Lucca.svg
Bandiera del Ducato di Lucca (1815-1847)
 
 
 
 
 
Carlo Ludovico di Borbone-Parma, Duca di Lucca dal 1815 al 1847 (Madrid, 22 dicembre 1799Nizza, 16 aprile 1883).
 


Nel caso delle Repubbliche Aristocratiche il principio di legittimità non venne denaturalizzato ma applicato in modo da garantire sicurezza, evitando che certa Aristocrazia corrotta e Borghesia arrivista minassero l'operato del Congresso. Il clima della Rivoluzione aveva corroso l'oligarchia Nobiliare di questi Stati togliendo anche la funzione che essa deteneva da Secoli nella struttura,  e dalle radici , di quei Paesi. Purtroppo l'operato del Congresso di Vienna, come abbiamo visto e come vedremo in seguito, venne comunque minato.

 Si potrebbero citare anche gli innumerevoli principati dell'area Tedesca , eclesiastici e non, Sovrani o semisovrani, annessi   alla Prussia che preparava la sua opera di domigno sul mondo Tedesco. In Germania vennero aboliti 85 tra Stati ed enclaves. Nella  Penisola Italiana vennero annessi ad altri Stati dei territori come la piccolissima Repubblica di Senarica, collocata tra il confine delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio, che ignorata da tutti in epoca pre-napoleonica , e distrutta da Napoleone , si presentava come "Stato vacante; nel confine tra Granducato di Toscana e Stato Pontificio si trovava una comunità di contrabbandieri di Tabacco, Repubblica di Cospaia,  che esisteva da quando , nel 1441, un trattato di confini tra la Repubblica Fiorentina e  Stato Pontificio tralasciò quel piccolo fazzoletto di terra che divenne "terra di nessuno", durante il Congresso di Vienna non venne nemmeno considerata e il 26 Giugno 1826 , ottenuto un atto di sottomissione da parte di quattordici rappresentanti del territorio, esso venne a far parte dello Stato della Chiesa. Queste sono solamente mente delle puntualizazioni per sottolineare il rispetto della legittimità che venne applicato nella Penisola Italiana.


File:Map-DR-Prussia.svg
Domigni Prussiani nel 1815




La cartina qui sopra rappresenta la Penisola Italiana nel 1796 , anno nel quale iniziarono le invasioni francesi. Le  Repubbliche, cerchiate in rosso, essendo Stati vacanti secondo il principio di legittimità, vennero assegnate sempre secondo tale principio. Il Ducato di Milano, segnato con la stella, era già legittimo domigno Asburgico dal 1706.



Queste eccezioni al principio di legittimità facevano parte della commedia che i rappresentanti della setta e della Rivoluzione avevano inziato proprio quando si credeva di averli sconfitti. Tutto ciò, accompagnato da altre vicende che saranno spiegate nel momento in cui verranno analizzati uno ad uno i partecipanti del Congresso,  sarebbe servito a far crollare l'operato della Restaurazione. A proposito di ciò voglio riportare un'affermazione del  Visconte François-René de Chateaubriand , che spiegò la caduta della Restaurazione  così  : "Si credeva d'aver ristaurata la monarchia, e si era istituita semplicemente una democrazia reale. Si sono cangiate le lenzuola del letto imperiale, ma non si sono pur voltati i materassi". Al virus rivoluzionario introdotto nelle leggi francesi da Napoleone I , venne ad aggiungersi il parlamentarismo in cui le passioni del quarto d'ora si sostituiscono ai piani lungamente maturati. Queste due cause doveano fatalmente compiere la loro opera di distruzione delle energie morali e delle forze materiali della nazione.


 File:Anne-Louis Girodet-Trioson 006.jpg




Fine V Parte...

Fonti:

Wikipedia

Congresso di Vienna e principio di legittimità (Umberto Castagnino Berlinghieri) .

Il probblema dell'ora presente ( Mons. Delasuss).

Scritto da:

Il Principe dei Reazionari