giovedì 29 marzo 2012

La tassazione iniqua e la dottrina sociale della Chiesa sulle imposte(oltre il 20 %)




1 - La privata proprietà non venga oppressa da imposte eccessive. Siccome il diritto della proprietà privata deriva non da una legge umana ma da quella naturale, lo Stato non può annientarlo, ma solamente temperarne l’uso e armonizzarlo col bene comune. È ingiustizia ed inumanità esigere dai privati più del dovere sotto pretesto di imposte. (Papa Leone XIII, Enciclica Rerum novarum, 15 maggio 1891, n. 35)
2 - [Dichiariamo] non essere lecito allo Stato di aggravare tanto con imposte e tasse esorbitanti la proprietà privata, da renderla quasi stremata. (Papa Pio XI, Enciclica Quadragesimo anno, 15 maggio
1931, n. 49)
3 - Astenetevi da queste misure [fscali] che, a dispetto della loro elaboratezza tecnica, urtano e feriscono nel popolo il senso del giusto e dell'ingiusto, o che rilegano la sua forza vitale, la sua
legittima ambizione di raccogliere il frutto del suo lavoro, la sua cura della sicurezza familiare: tutte considerazioni, queste, che meritano di occupare nell'animo del legislatore, il primo posto anziché l'ultimo. (Papa Pio XII, Discorso del 2 otobre 1948.
4 - L'imposta non può mai diventare, per opera dei poteri pubblici, un comodo metodo per colmare i deficit provocati da un'amministrazione imprevidente. (Papa Pio XII, Alocuzione al Congresso del’Associazione fscale intrnazionale sula natura e i limit dele tasse, 2 otobre 1956)

5 - Lo Stato non può esagerare all'eccesso i carichi tributari che giungano ad esaurire i leciti benefici della proprietà privata.
(Papa Pio XII, Discorso del 9 novembre 1957)