martedì 4 ottobre 2011

Proclama del Radetzky ai Lombardo-Veneti (25 ottobre 1849).


Josef Radetzky


"Sua Maestà l'Imperatore si è degnato di nominarmi governatore generale per gli affari civili e militari del regno Lombardo-Veneto. La Maestà Sua pose nelle mie mani questo duplice potere per congiungere alla forza ed alla santità della legge anche i mezzi onde farla valere. Che il non osservare le leggi porti all'anarchia ed alla rovina dei popoli, voi medesimi lo avete sperimentato. Il dominio per un solo anno di un potere senza legge, può in così breve tempo, seminare più sciagure che la legislazione e le amministrazione più sagge non sono capaci di riparare in dieci anni.
Ancora una volta io quindi vi esorto, siate voi pure un anello della grande catena che unisce tra loro i popoli della nostra comune monarchia, le cui liberali istituzioni assicurano ogni sviluppo dei vostri interessi e della vostra nazionalità, conciliabile con la prosperità di ciascuno e di tutti.
Abitanti del Regno Lombardo-Veneto ! Lungi dai vostri cuori la diffidenza rispetto alla sincerità e purezza delle intenzioni del vostro governo, diffidenza che molti di voi ancora conservano. E' desiderio e volontà dell'imperatore, nostro signore, di vedere il Regno Lombardo-Veneto felice e contento sotto il suo scettro; ed io vado superbo di essere stato eletto ad organo della sua volontà. Se pure sono stato fatto segno di qualche immeritata ingiuria, nel mio cuore si è spento ogni ricordo. Perdono e l'oblio del passato è la mia divisa. Io conto sulla vostra cooperazione, sulla vostra fiducia; io ne ho bisogno per dare vita ai proponimenti che mi animano per il bene di un paese che per il lungo mio soggiorno è a me caro e che io amo come la mia seconda patria".



Josef Radetzky.